Renzo Vespignani nacque a Roma il 19 febbraio 1924.
La sua arte non si limitò alla sola esperienza pittorica, fu illustratore di moltissimi capolavori. Importante anche la sua attività di scenografo. Come incisore produsse più di quattrocento titoli in acquaforte, vernice molle e litografia. Iniziò a dipingere durante l’occupazione nazista. Nel 1945 espone la sua prima personale e comincia a collaborare a varie riviste politico-letterarie con scritti, illustrazioni e disegni satirici. Il suo lavoro, tra il ’44 e il ’48 descrive il volonteroso e maldestro tentativo di resurrezione di un’Italia umiliata, affamata e distrutta dalla guerra.
Nel 1956 fonda, con altri intellettuali, la rivista Città Aperta, incentrata sui problemi della cultura urbana. Strettissimo il suo rapporto con la letteratura. Vespignani illustra il Decameron del Boccaccio, poesie e prose del Leopardi, le Opere Complete di Majakowskij, i Quattro Quartetti di Eliot, i Racconti di Kafka, i Sonetti del Belli, le Poesie del Porta, il Testamento di Villon e La Question di Alleg.