Biografia

Emilio Scanavino nasce nel 1922. Muore a Milano nel 1986.

Allievo di Manlio Calonghi, espone per la prima volta in una personale nel 1942 a Genova, nella sua città. Nello stesso anno si trasferisce a Milano dove studia Architettura. S. si sposta a Parigi che si rivela una tappa fondamentale per il suo studio postcubista.

Dopo il successo della XXV Biennale di Venezia si stabilisce a Milano. A partire dagli anni ’50, terminata la fase figurativa, entra nel mondo pittorico di Scanavino il concetto di nodo stilizzato che poi caratterizzerà tutta la sua produzione. Negli anni ’70 il nodo diventa più stilizzato e riconoscibile, declinato in forme a tratti inquietanti a causa dell’uso repentino del rosso sangue. Le tramature di Emilio Scanavino vogliono dare il senso del legame che ciascuno di noi ha con il piccolo mondo che si è creato. Ognuno di noi gode di una struttura mentale per cui ci leghiamo ad ambienti, abitudini, persone. Creiamo rapporti e legami che diventano parte integrante della nostra vita ma che possono trasformarsi in una limitazione se portano a non guardare più altrove.

Emilio Scanavino è un artista molto complicato da collocare, non è possibile ingabbiarlo in una singola corrente. Si può però certamente considerare artista informale vicino all’Espressionismo astratto e alla ricerca artistica di Hans Hartung e Georges Mathieu. Emilio Scanavino ha scritto una pagina fondamentale nella vita della pittura italiana grazie al suo estetismo formale intimista.