Biografia Lucio Fontana


Lucio Fontana è nato nel 1899 a Rosario de Santa Fé. Morto nel 1968 a Varese.

Fontana esplora tutti gli aspetti della materia per giungere ad un’arte epurata. Nel 1930 è fondatore con altri del gruppo degli Astratti italiani. La sua prima esposizione personale risale al 1930.
La sua arte si afferma concretamente dopo la Seconda Guerra Mondiale; Fontana s’impone con un gesto risolutivo che graffia, perfora, buca e talvolta lacera lo spazio della tela o della carta. Nel 1946, si occupa della redazione del Manifesto bianco che annuncia la fine della tela dipinta e l’affermarsi di un’arte più mobile e dinamica, un cambiamento contenutistico e nel contempo formale.

Nel 1947, pubblica il Manifesto spaziale. Alla fine degli anni ’40, Fontana compone degli arabeschi di neon che installa in funzione dei luoghi, con l’intento di creare un’ambiente spaziale. L’artista annuncia la fine dell’arte, dipinge delle astrazioni interstellari, realizza dei monocromi. Più tardi, e con l’obbiettivo di aprire lo spazio, taglia le sue tele con un colpo di coltello. Nel 1960 ritornerà a delle forme semplici dipinte o scolpite, delle sculture oggetto.